L’Intelligenza Artificiale fa parte del progresso ma metterà a rischio milioni di lavori in tutto il mondo. Vediamo chi è più a rischio.
Un vecchio detto sostiene che non ci si rende conto del pericolo finché non riguarda noi personalmente. E forse, presto, ce ne renderemo conto tutti. Non ci siamo troppo scandalizzati quando le piccole botteghe di alimentari sono state sostituite dai grandi supermercati.
Niente scioperi o proteste quando i piccoli negozi hanno chiuso non potendo competere con colossi come Amazon o Shein. Abbiamo anche accolto con gioia l’arrivo dei primi supermercati senza commessi né cassieri. Ma ora potrebbe toccare a noi: presto molti di noi potrebbero trovarsi senza un lavoro, sostituiti da robot e algoritmi comandati dall’Intelligenza Artificiale.
L’IA sta prendendo sempre più piede: fa parte del progresso, del resto. Nata con l’obiettivo di semplificare e migliorare la vita dell’essere umano, in realtà, in molti casi potrebbe peggiorare le nostre condizioni economiche facendoci, addirittura, perdere il lavoro. In particolare sono a rischio coloro che svolgono determinati mestieri.
IA: ecco le professioni più a rischio nei prossimi anni
Il progresso e la tecnologia nascono sempre con l’obiettivo di semplificare e migliorare le nostre vite facendoci risparmiare tempo e facendoci fare meno fatica. Ma questa volta milioni di persone rischiano davvero grosso: rischiano di trovarsi, nel giro di pochissimo tempo, senza un lavoro. Vediamo chi rischia di essere sostituito, a breve, dall’Intelligenza Artificiale.
Le aziende da anni investono sempre di più nella digitalizzazione e nel miglioramento del servizio ai clienti. Investimenti che, tuttavia, non sempre stanno portando ad un incremento del fatturato ma che, talvolta, addirittura, si traducono in perdite significative.
Ecco perché, progressivamente, queste aziende stanno guardando con sempre maggiore interesse all’Intelligenza Artificiale soprattutto per ruoli tecnici e amministrativi nei quali non è richiesta una particolare creatività ma è richiesta precisione e molta rapidità. Il settore lavorativo più a rischio, in questo momento, è proprio quello dell’assistenza ai clienti: l’IA riesce ad agire molto più in fretta rispetto ad un essere umano e, quindi, aumenta nel complesso la soddisfazione del cliente.
Chiunque svolta un lavoro di segreteria – amministrativa o non – rischia di restare senza un lavoro a breve sostituito da robot e algoritmi. Ma non sono questi gli unici settori a rischio perché stanno prendendo sempre più piede i supermercati senza personale umano: nessun commesso, nessun cassiere, tutto guidato dalla IA. Addirittura alcuni ristoranti e pizzerie non assumono più camerieri perché i robot sono più veloci e più precisi.
L’Agenzia delle Entrate, per effettuare controlli più rigorosi, da quest’anno si avvale dell’Intelligenza Artificiale. In pratica qualunque lavoro che non renda assolutamente indispensabile la mano o la mente di un essere umano – medici, avvocati, giudici, architetti, ingegneri solo per citare alcune professioni – è a rischio.