Prima di acquistare un’asciugatrice sarebbe opportuno fare qualche conto, onde evitare di avere brutte sorprese riportate sulla bolletta.
Gli elettrodomestici sono giunti nella nostra quotidianità come una manna dal cielo, facilitando molte attività che risultavano appannaggio esclusivo della nostra manualità. Lavatrice, asciugatrice, lavastoviglie, aspirapolvere sono tutti strumenti che favoriscono l’ottimizzazione dei tempi e soprattutto garantiscono un’efficienza che non ha eguali. Peccato che si tratti di servizi di lusso che implicano l’utilizzo dell’energia elettrica. La bolletta ci raggiunge a fine mese e ci invita così al risparmio, nella consapevolezza di aver abusato degli elettrodomestici prima citati.
Onde evitare di ricevere brutte sorprese, sarebbe opportuno informarsi sulla potenza degli strumenti domestici che intendiamo acquistare e soprattutto quanto potenzialmente tendando a consumare energia elettrica. Occorre verificare l’omologazione, la classe identificativa (riferita all’efficienza energetica) e soprattutto le tempistiche di utilizzo. Esempio: un ciclo di asciugatrice che dura un’ora consumerà sicuramente meno di uno che dura quattro ore. Sono tutte accortezze necessarie affinché il prezzo di suddetti servizi non diventi inaccessibile per le nostre tasche.
Asciugatrice? Una manna dal cielo, attenzione però alla bolletta!
In primo luogo, è doveroso sottolineare un’amara verità: se volete risparmiare, è consigliato investire su un elettrodomestico di ultima generazione e dunque di classe A+++. Il prezzo è sicuramente più elevato rispetto a modelli ormai obsoleti, ma si tratta di un investimento a lungo termine, poiché vi farà risparmiare sulla bolletta di fine mese. La classe A+++ comporta un consumo di energia inferiore a 1,5 kWh a ciclo, ovverosia appena 96 euro di spesa annui. La classa A++ invece implica una spesa di 120 euro all’anno, in quanto consuma poco più di 1,5 kWh a ciclo.
I consumi crescono considerevolmente se si acquista un modello più datato: si stima un costo annuo di 140 euro per la classe B, 320 euro per la classe C e persino 400 euro per la classe D. Da questo di evince quanto la semplice selezione dell’asciugatrice, che intendiamo inserire nella nostra routine domestica, possa influire sui costi dell’energia consumati all’interno della propria abitazione. Dopodiché, occorre prestare attenzione ai tempi di utilizzo, cercando di impostare cicli di breve durata. Prediligiamo, in tal caso, i cicli da un’ora piuttosto che da quattro ore.
Per intenderci: un ciclo di un’ora di modello classe energetica A o superiore consuma 1 chilowatt, tradotto in un importo di 0,501 euro/kWh. Esistono poi una serie di escamotage volti al risparmio, come avviare l’asciugatrice solo a pieno carico, ma anche ridurre l’utilizzo della funzione anti-piega, investire sulla manutenzione periodica, centrifugare al massimo i capi lavati ed infine selezionare il programma del ciclo in base ai tessuti dei capi che intendiamo inserire nel cestello.